COSA VEDERE
Da non perdere: il patrimonio di chiese (10 solo nel centro storico), ricche di affreschi, fanno di Sant'Agata una perla di arte e cultura. Tra queste il Duomo, fondato nel 970, ricostruito nel XII secolo e restaurato fra il 1728 e il 1755; la chiesa di S. Menna, raccolta e armoniosa dal presbiterio rialzato a tre brevi absidi. All'interno un tappeto di mosaici cosmateschi, uno dei più antichi dell'Italia meridionale, sale fino a cingere il coro; il Palazzo Vescovile, nella piazza del Duomo, è altro monumento degno di nota e di visita. Il suo Salone degli Stemmi, con le effigi di 68 vescovi, è indicativo del ruolo e dell'importanza della locale diocesi. Negli altri ambienti sono esposti cimeli e suppellettili legati alla vita e alla permanenza di Sant'Alfonso Liguori.
Il territorio di Sant'Agata de' Goti, inoltre, è attraversato in parte dall'acquedotto Carolino (patrimonio UNESCO), che preleva l'acqua alle falde del monte Taburno dalle sorgenti del Fizzo e la trasporta lungo un tracciato che si snoda, per lo più interrato, per una lunghezza di 38 chilometri circa per giungere fino alla Reggia di Caserta. La parte visibile, i famosi Ponti di Valle, ricadono nel territorio del comune di Valle di Maddaloni. Dalla località Longano, del comune di Sant'Agata de'Goti, percorrendo circa 5 km si giunge alla terzo ordine di arcate dei "Ponti di Valle". Durante il percorso sono visibili alcuni "torrini" (in tutto 67) costruzioni a pianta quadrata e copertura piramidale destinate a sfiatatoi e ad accessi per l'ispezione.
- Scopri il nostro approfondimento su che cosa vedere a Sant'Agata de' Goti!
- Scopri la vita e i miracoli di Alfonso Maria de' Liguori, il santo di Sant'Agata!
- Scopri da dove deriva il nome di Sant'Agata de' Goti e la relazione con le Forche Caudine
Perché Bandiera Arancione:
“Questa località è caratterizzata dal notevole interesse del centro storico, costruito nel tufo, e in grado di offrire un’ampia gamma di siti di interessi storico-culturale, servizi, negozi e ristoranti, molti dei quali al centro di specifici itinerari turistici, pensati per i visitatori.” Marta, ghost visitor TCI