Da quando sul finire del secolo scorso la cooperativa Latteria Turnaria ha avviato la produzione di un olio extravergine d'oliva di altissima qualità (leggi qui questa bella e particolare storia), questo è diventato il prodotto di punta di Tignale. Non è però l'unica eccellenza locale. Se il Lago di Garda è famoso da sempre per produrre i limoni più settentrionali che ci siano, Tignale sfida ogni record, perché si trova nella parte piuù a nord della riviera bresciana. Per verificarlo, basta visitare la storica limonaia “Pra de la Fam”, la più grande delle quattro limonaie che ancora esistono sul Garda. Si tratta di una vasta serra, di grande interesse paesaggistico e architettonico.
È infatti situata in riva al lago, a monte della strada Gardesana, tra rocce a picco sull’acqua e vicino a cipressi secolari di cipresso. Ristrutturata nel 1985 come struttura museale dalla Comunità Montana dell’Alto Garda Bresciano grazie al recupero di tre terrazze (còle), dal 2012 è riconosciuta come un ecomuseo nazionale. La limonaia sfrutta alla meglio la sua posizione sulla sponda più soleggiata del lago, dove il mite clima mediterraneo costituisce un habitat ideale tanto per i limoni quanto per altri agrumi: fra le sue 88 piante di agrumi infatti la maggioranza è costituita da limoni, ma ci sono anche aranci amari e dolci, cedri, pompelmi, mandarini, bergamotti e kumquat. La limonaia “Pra de la Fam” viene coperta e chiusa secondo le tecniche tradizionali: ogni anno viene “scoperta” a inizio primavera e chiusa il 31 ottobre, periodo durante il quale è possibile visitarla e apprezzare anche i prodotti realizzati con i suoi frutti. È possibile infatti degustare lo sciroppo di limone, il limoncello senza coloranti e conservanti prodotto in una distilleria locale, la salsa supreme dolce-piccante con cui insaporire formaggio, carne o pesce, e anche i particolarissimi limoni sotto sale aromatizzati con peperoncino o pepe, ideali per insalate, pesce o carni crude. Il limone comunque è onnipresente nei prodotti della zona di Tignale, e lo mostrano altri prodotti disponibili in limonaia (ma anche altrove), dalle ottime marmellate di limone alla mostarda di agrumi o di limoni e al raffinato olio agrumato al limone, ideale per esaltare il sapore di carne e pesce.
Fra gli altri prodotti locali, da segnalare i mieli di montagna, che d'estate si può andare a scoprire con passeggiate escursionistiche organizzate localmente, e il tartufo, cui da un paio di decenni è dedicata una sagra a inizio ottobre, anche in questo caso con la possibilità di escursioni guidate da un tartufaio.
Una menzione d'onore infine merita la pregiata grappa “Rugiada delle Alpi”, prodotta a Tignale in un’antica distilleria all'interno dell'agriturismo Al Lambic. Qui la famiglia Bettanini Virdia produce grappa sin da metà Ottocento, seguendo metodi di distillazione tramandati da generazioni. Viene utilizzato un antico alambicco, a fuoco diretto e alimentato a legna, che risale alla seconda metà del Settecento. Il nome della grappa prodotta, “Rugiada delle Alpi”, fu coniato nel 1930 niente meno che da Gabriele D’Annunzio, al quale le gocce di grappa distillate negli alambicchi dovevano ricordare le gocce di rugiada, una rugiada prodotta in una zona fra il lago e le montagne, dunque ai piedi delle Alpi. La produzione, totalmente manuale e limitata a sole 1.250 bottiglie da mezzo litro all'anno, ne fanno un prodotto d'élite. Ogni bottiglia, confezionata a mano, è sigillata con la ceralacca, etichettata con numero di bottiglia e anno di produzione, e personalizzata con il nome dell’acquirente. Le grappe prodotte sono diverse: la classica grappa Rugiada delle Alpi, prodotta anche in versione Riserva, è distillata da vinacce di uve sangiovese, marzemino, barbera, groppello, cabernet. Aggiungendo a queste cinque uve anche vinacce di moscato giallo e gewürtztraminer viene poi prodotta una grappa Rugiada delle Alpi “7 uve”.
Testo: Roberto Copello - Foto: latteriaturnaria.it e Ufficio unico del turismo
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