Il paese (m 385) è immerso nel verde alle pendici orientali dell’omonimo monte, nella bassa Valdichiana senese al crocevia tra Umbria e Toscana (storicamente, tra Siena e possessi del Papa). Il territorio comprende una zona montagnosa e una collinare digradante verso la valle dell’Astrone, coltivata o olivi, viti, punteggiata di cipressi e di boschi di faggi.
COSA VEDERE
La boscosità e la ricchezza d’argilla vi favorirono precoci insediamenti umani: li documentano il Museo civico per la Preistoria del monte Cetona, con materiali dal Paleolitico all’età del Bronzo, e il Parco archeologico-naturalistico di Belverde (collegato al museo), che comprende – in contesto naturalistico prezioso – i siti dei principali reperti. Dalla campagna vengono prodotti di altissima qualità: vino, carne chianina, miele e soprattutto olio, Dop Terre di Siena, il cui sapore si esalta a crudo sulle pietanze toscane, dai fagioli alla “fettunta”. Sapori analoghi, rustici e raffinati, antichi e coinvolgenti ha il borgo. D’impianto a cerchi concentrici, è cinto dagli avanzi di mura quattrocentesche con tre porte e ha case raccolte intorno alla torre superstite della rocca medievale (attualmente villa), su un pianoro coperto di pini e cipressi. La Collegiata (sec. XIII) conserva affreschi del ’400, uno dei quali (l’Assunzione della Vergine) attribuito al Pinturicchio; all’interno della chiesa di S. Michele Arcangelo, nella scenografica piazza Garibaldi, si vede una deliziosa Madonna lignea scolpita da anonimo artigiano del ’300. Meno di 2 km a sud è l’ex convento di S. Maria a Belverde, con tre chiese sovrapposte decorate da affreschi di scuola orvietana.
Perché Bandiera Arancione:
“Cetona ha un centro storico tipico e raccolto, con il selciato pietroso che contribuisce a creare un’atmosfera tipica. I siti turistici sono facilmente raggiungibili e apprezzabili grazie ad un sistema di segnaletica di indicazione e di informazione molto efficiente.” Lorenzo, ghost visitor TCI