Il borgo, che fu tra i castelli più importanti dell’antica regione della Massa Trabaria, ha mantenuto nel nucleo storico parte dell’aspetto medioevale, caratterizzato da una cinta murata protetta dal solco dei due corsi d’acqua, il Metauro e il torrente S. Antonio.
COSA VEDERE
Da visitare, nella centrale piazza Garibaldi, la collegiata, che conserva la massa muraria della costruzione romanica, con belle finestrature gotiche e un’antica icona bizantina raffigurante la Madonna delle Grazie in una preziosa teca di legno dorato e dipinto. Il museo della Collegiata raccoglie un’ampia collezione di arredi sacri. La chiesa di San Francesco, autentico gioiello di stile romanico-gotico, custodisce notevoli opere d’arte come il crocifisso di Giovanni da Rimini e la duecentesca Madonna col Bambino di Bonaventura di Michele.
EVENTI
A luglio da non perdere il Palio del Somaro, torneo tra le quattro contrade del paese unito a giochi di ogni genere, degustazioni gastronomiche e una particolare sagra dedicata alla tagliatella.
PRODOTTI E TRADIZIONI
Oltre alla tagliatella, altro prodotto tipico è Il pregiato tartufo nero estivo o scorzone, dal debole profumo, dalla forma per lo più rotondeggiante, scorza nera molto grossolana e polpa dal giallastro al bronzo.
Perché Bandiera Arancione:
“La località si distingue per un centro storico tipico, raccolto e ben curato, e per la conservazione delle ricchezze naturalistiche e architettoniche del territorio. Il borgo infatti si focalizza soprattutto sulle tematiche di tipo turistico-ambientale per promuovere e preservare le risorse. Il turista poi si sente a casa grazie all’ accoglienza dell’ufficio di informazioni turistiche e alla calorosa ospitalità dei residenti e operatori.” Marta, ghost visitor TCI