A venti chilometri da Pisa e a trenta dalle spiagge del Gombo, il piccolo Comune toscano di Vicopisano continua a macinare azioni virtuose che partono dal basso, pratiche condivise da una comunità che si struttura per affrontare temi come l’economia circolare e l’educazione ambientale. A sancire i primi traguardi di questo lavoro è il riconoscimento “Comune Plastic Free” attribuito a "Vico" da Plastic Free Odv Onlus, che ha ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e quelli di Senato e Camera, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Comune di Napoli.

Il premio Plastic Free, alla sua quarta edizione, valorizza le amministrazioni che si distinguono nel contrasto all’inquinamento da plastica attraverso azioni di sensibilizzazione e interventi strutturali sul territorio. Nell’evento dello scorso 8 marzo, al Teatro Mediterraneo di Napoli, insieme a Vicopisano - Bandiera Arancione Touring - sono stati premiati altri 121 enti, tra cui Longiano (FC), Castelnuovo Magra (SP) e Sermoneta (LT), altri Comuni certificati con la Bandiera Arancione.

Rocca del Brunelleschi / foto Giacomo Fè

“Questo riconoscimento per noi non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza, perché l’ambiente è la nostra casa e la nostra responsabilità è proteggerlo ogni giorno”. Fabiola Franchi lavora nell’amministrazione comunale di Vico a supporto del primo cittadino, Matteo Ferrucci, e interpreta con particolare trasporto l’assessorato che oltre all’Ambiente, si concentra sui settori del turismo, del patrimonio artistico, politiche agricole, associazionismo e legalità.

“Abbiamo dato continuità alle azioni di contrasto agli abbandoni di rifiuti, che da due anni rappresentano un reato e siamo molto attenti a promuovere iniziative che possano coinvolgere e aggregare chi ha tempo e voglia di mettersi a disposizione per giornate di pulizia degli spazi pubblici e sensibilizzazione delle pratiche di riuso e riciclo”.

La salvaguardia del territorio è un tema caldissimo per Vicopisano, uno dei Comuni che fanno parte del Consorzio di Bonifica 4 del Basso Valdarno. Risalgono allo scorso 14 e 15 marzo le alluvioni che hanno messo a dura prova, così come la maggior parte della Toscana, la sicurezza idraulica della Valdarno. E non sono ovviamente episodi isolati, ma reiterano una condizione di fragilità che richiede una prevenzione costante. “In questa direzione ci stiamo muovendo con molta decisione – afferma l’assessora -. Il nostro comune è stretto tra il Monte Pisano e l’Arno. Quando il fiume si gonfia ci mette in una condizione di costante allerta, perché in caso di esondazione rischia di allagare i rii che scendono dal Monte Pisano. Il nostro lavoro di monitoraggio è costante”.

Un rio nei dintorni di Vicopisano / foto Shutterstock

Una storia riferita all’acqua peculiare di Vicopisano è quella delle Cateratte che l’ingegnere idraulico Leonardo Ximenes - scienziato di fama, matematico, ingegnere, idraulico, astronomo nonché studioso della natura idrogeologica del territorio e dell’ecosistema naturale – realizzò in occasione del suo intervento di bonifica del Lago di Bientina, iniziato a partire dal 1757 su volere del Granduca di Toscana Stefano Asburgo Lorena. Le Cateratte Ximeniane di Via dei Due Ponti sono ancora oggi una testimonianza della storia idrogeologica del territorio tra Lucca e Pisa, della bonifica del lago di Bientina alle pendici del Monte Pisano.

“Se non avessimo fatto un’azione di pulizia preventiva nell’area delle Cateratte, l’alluvione di marzo avrebbe causato molti più danni. Invece il Comune è riuscito insieme all'associazione Vico Verde a coinvolgere la cittadinanza nella pulizia dei rifiuti di plastica che avrebbero impedito all'acqua di defluire”.

Vicopsano, Cateratte Ximeniane / foto Scannito 216

"Vico Verde è un’associazione di volontariato convenzionata con il Comune, nata nel 2012 da un’idea dell’attuale sindaco in cui ci impegniamo attivamente nella tutela degli ecosistemi locali - spiega Franchi, anche lei attiva nell'associazione -. In 13 anni abbiamo fatto molto, sia in termini di sensibilizzazione che in azioni concrete sul territorio comunale. Abbiamo ad esempio disposto delle imitazioni della Torre del Brunelleschi – monumento simbolo di Vicopisano -  alte poco più di due metri e costruite in legno riciclato destinate alla raccolta differenziata, a testimonianza del messaggio che differenziare la raccolta dei rifiuti contribuisce anche alla tutela del “bello” che ci circonda. La stessa idea è stata ripresa anche con il progetto “Vicky”, cassonetti mobile per la differenziata decorati da artisti locali. C’è poi "Melamerito", iniziativa che coinvolge i bambini che ricevono un premio dopo aver pulito in autonomia delle piccole aree del paese. Cose piccole, semplici, utili e che ci rendono responsabili del bene di tutti”.

I volontari di VicoVerde / foto VicoVerde

A Vico è stata appena inaugurata anche una Biblioteca dei Semi, che nasce per promuovere un percorso di sensibilizzazione alla biodiversità e alla condivisione delle conoscenze legate alla coltivazione naturale. Anche in questo caso c’è lo zampino di VicoVerde, che insieme alla Biblioteca di Vicopisano ha istituito il prestito di semi, che vengono coltivati e in parte restituiti, contribuendo così alla diffusione di varietà locali e alla tutela dell’ambiente.

“L’obiettivo è creare una comunità di appassionati, hobbisti e curiosi a cui mettere a disposizione un catalogo che comprende una selezione di tipici semi da orto toscani, piante aromatiche e fiori apprezzati dalle api, favorendo così la tutela della tradizione agricola locale e il supporto agli insetti impollinatori - spiega Simona Morani, che gestisce la biblioteca dedicata alla memoria dell’eroe civile e vittima di mafia Peppino Impastato -. Attraverso lo scambio di sementi e buone pratiche agricole, ci riavviciniamo ai valori della terra di un'economia solidale".

La Biblioteca dei Semi / foto VicoVerde