CHE COSA VEDERE
Le costruzioni sono tanto strette le une alle altre da apparire, sullo sfondo del Pollino, come un'irreale collina perfettamente conica, costituita di sole case. Sicuramente Morano fu statio romana sulla strada consolare tra Capua e Reggio di Calabria, mentre l'antico stemma cittadino, con la testa di un moro, lascerebbe supporre una presenza saracena tra il X e l'XI secolo. A tale periodo risale il primo fortilizio sulla sommità del colle, ampliato nel XIII secolo con un vero e proprio castello, di cui oggi restano gli scenografici ruderi. Rimane anche l'impianto tardomedievale, con un compatto tessuto di case e un labirinto di scale, vicoli e stradine tortuose, in parte scavate nella roccia.
Da non perdere: la chiesa arcipretale SS. App. Pietro e Paolo (XI sec), con il quartetto marmoreo di Pietro Bernini e i preziosi arredi lignei della scuola ebanistica moranese, la Collegiata San Nicola (XV sec), con il suggestivo succorpo, il Museo di storia della civiltà contadina (Musap).
EVENTI
Il più importante è senza dubbio la rievocazione storica della Festa della Bandiera, a maggio.
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Perché Bandiera Arancione:
“Questa località si distingue per il valore, la varietà e la fruibilità dell’offerta storico-culturale di cui possono godere i visitatori. Tutte queste caratteristiche sono adeguatamente promosse da un ottimo servizio di informazioni turistiche, in cui spicca il ruolo dell’ufficio, ben fruibile e con ampia disponibilità di materiale informativo.” Lorenzo, ghost visitor TCI