Il paese è scenograficamente eretto su un gradone calcareo della Murgia orientale a dominio della Valle d’Itria, un territorio reso unico dalla pietra locale declinata a formare muretti a secco, trulli, masserie storiche e case con tetto spiovente (le caratteristiche cummerse). Cisternino vanta origini messapiche e ha subito diverse dominazioni, dai Romani fino ai Normanno-Svevi e ai Borboni.
COSA VEDERE
Il centro storico ha mantenuto nei quattro quartieri di Bère Vècchie, Scheledd, u Pantène e L’Isule, l’antico fascino orientale, in un labirinto di viuzze sovrastate da archetti, con le case bianche addossate le une alle altre, balconcini, mascheroni in pietra e scalette esterne che si affacciano su corti nascoste. Al centro dei quattro quartieri insiste l’ariosa piazza Vittorio Emanuele, con la bella Torre dell’orologio, ma il cuore del centro storico è il quartiere L’Isule: qui si possono ammirare un’imponente Torre quadrangolare, costruita nel periodo normanno-svevo come punto di avvistamento strategico su tutta la valle, e la chiesa matrice di San Nicola, di origine romanica, ma ampliata in epoche successive, con la pregevole Madonna del Cardellino, scultura scolpita nel ‘500 da Stefano da Putignano.
PRODOTTI E TRADIZIONI
Tra i prodotti tipici, spiccano le salsicce di carne bovina, le bombette e le gnummeredde a base di interiora d’agnello, da gustare nelle macellerie - fornelli pronti del centro storico, in cui si può chiedere di arrostire la carne appena scelta al banco. Immancabili anche le orecchiette alle cime di rapa.
Perché Bandiera Arancione:
“Questa località si caratterizza per la presenza di un centro storico facilmente visitabili a piedi, anche grazie ad un’ottima gestione della viabilità interna, armonico e architettonicamente omogeneo. E’ inoltre buona l’offerta di prodotti tipici artigianali e agroalimentari, da gustare magari nelle antiche masserie, ancora immerse nella natura.” Lorenzo, ghost visitor TCI